La sfida tv di Cairo: Gramellini al posto di Giletti, tutti i palinsesti La7

La7 si prepara al prossimo autunno mantenendo le sue certezze e cercando nuovi volti

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di Ferruccio Gattuso

La7 si prepara al prossimo autunno mantenendo le sue certezze e cercando nuovi volti per uno spazio che, spiega con malcelato orgoglio Urbano Cairo alla presentazione dei palinsesti, «è quello di una singola rete che fa concorrenza a tre reti Rai e tre Mediaset. E che fa anche servizio pubblico: chissà mai che qualcuno nei posti giusti se ne accorgerà, dandoci almeno un pezzettino di canone».

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La sfida tv di Cairo

Se ne va Massimo Giletti con il suo "Non è l'Arena" (chiusura in anticipo, «ma siamo rimasti in ottimi rapporti»), entra Massimo Gramellini con un programma («ancora senza titolo perché ce ne sono tre tra cui scegliere») al sabato sera dopo il tg e alla domenica sera con intervista a un personaggio del momento. Al parco acquisti si aggiunge un'incursione di due puntate serali speciali dello storico divulgatore Alessandro Barbero, la partecipazione di Ezio Mauro a uno speciale all'interno di Atlantide e la nuova conduzione di L'Aria che tira affidata a David Parenzo che sostituisce Myrta Merlino.

«Nessun approccio a Barbara D'Urso» in uscita da Mediaset, «né a Lucia Annunziata o a Fabio Fazio» che hanno lasciato Rai3, assicura il numero uno di Rcs e Cairo Communications. Quanto a Milena Gabanelli, «io la riprenderei a braccia a aperte, ma deve essere lei a volerlo».

Semmai la sfida di questo autunno sarà, a casa La7, contendersi il pubblico degli approfondimenti e dei talk show.

Intanto, siccome squadra che vince si ritocca e basta, ecco le certezze di La7: Enrico Mentana alla guida del tg, Lilli Gruber padrona di Otto e Mezzo, Giovanni Floris con diMartedì, la seconda edizione di Una giornata particolare con Aldo Cazzullo portata da 6 a 8 puntate, Piazzapulita con la conduzione di Corrado Formigli, Propaganda Live con quella di Diego Bianchi, Eden affidata sempre a Licia Colò.

Tra i progetti non più eludibili, prosegue Cairo, quello di una valorizzazione di La7d: «Oggi naviga tra l'1,5 e il 2,5%: intendiamo raddoppiarne lo share e portarla ad almeno 15 milioni di fatturato». Cairo approfitta dell'incontro per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Ho letto su Dagospia una notizia che non sta né in cielo né in terra: io, a capo di una cordata italiana il cui consigliere strategico sarebbe Walter Veltroni, avrei cercato di scalare Mediaset. Si commenta da sola. Tutti ricordano che fui assistente personale di Silvio Berlusconi per quattro anni, avendo con lui un rapporto speciale. L'ultima cosa che avrei fatto, dopo la sua scomparsa, è una cosa del genere».
 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Luglio 2023, 08:24
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