Bangla, il film evento su Rai2: la storia di un giovane bengalese di Tor Pignattara

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Questa sera alle 21.20, in prima visione tv, Rai2 presenterà “Bangla”, un film del 2019 scritto, interpretato e diretto dal giovane ventiduenne Phaim Bhuiyan.

Premiato come “Commedia dell’anno” ai Nastri d’argento, “Bangla”, (prodotto da Fandango e Tim Vision) è la storia, in parte autobiografica, di Phaim, giovane di origine bengalese nato in Italia, che vive nel quartiere romano di Torpignattara. Le sue giornate si dividono tra la famiglia (composta da un padre sognatore, una madre molto tradizionalista ed una figlia prossima al matrimonio con un altro ragazzo bengalese), il lavoro da steward in un museo, le visite al suo amico pusher Matteo e la band “Moon Star Studio”, composta con tre amici. Con il suo gruppo, a volte, Phaim suona in giro per locali, ed è proprio durante una di queste serate che conosce Asia, una giovane ragazza romana della quale si innamora. Cosa vuol dire per un giovane di vent'anni, italiano di seconda generazione e musulmano, vivere in un mondo spesso così lontano dai precetti dell'Islam, soprattutto per quanto riguarda la sfera relazionale e sessuale? “Bangla” cerca di raccontarlo, offendo al pubblico una visione divertente, ma attenta a creare spunti di meditazione e discussione.

Al termine del film, sempre su Rai2, “Bangla- diario di un Film”, una seconda serata condotta da Andrea Delogu, con la partecipazione del regista e protagonista, Phaim Buyan e degli altri attori del cast. Lo spunto partirà dal quartiere storico romano di Torpignattara, dove è ambientato il film, per portare all’attenzione del grande pubblico la nuova realtà che riguarda ormai tutte le città italiane: quella del multietnicismo. Una realtà fatta di convivenza e condivisione di spazi, di vita e di sogni tra persone con origini, storie, cultura e tradizioni molto diverse tra loro. Fondamentale sarà la presenza del pubblico in sala, che interverrà attivamente su gli argomenti proposti da Andrea Delogu, quelli dell’integrazione e del rispetto reciproco. In platea, per dar voce a tutti, sarà riprodotta una sorta di piccola mappa del quartiere e in particolare: vecchi romani conservatori; stranieri di prima generazione gelosi delle proprie tradizioni anche all’estero; giovani romani nati in questa nuova realtà; stranieri di seconda e terza generazione con cittadinanza italiana in bilico tra passato e presente e i tanti artisti che scelgono di vivere in questo quartiere perché stimolante per il loro lavoro.

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Ottobre 2019, 15:18
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