Antonio Scurati, cosa è successo in Rai: il monologo cancellato «per motivi editoriali». La trattativa e il documento interno

Il testo è poi stato letto in diretta da Serena Bortone a Che sarà

Antonio Scurati, cosa è successo in Rai: il monologo cancellato «per motivi editoriali». La trattativa e il documento interno

di Redazione web

La lettura del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile previsto nella puntata di Che sarà del 20 aprile e poi cancellato ha fatto scoppiare un caso. Lo scrittore ha replicato alla premier Giorgia Meloni, che era intervenuta negando la censura e sollevando la questione economica basata sui «1.800 euro per un minuto di monologo» prima di pubblicare essa stessa il testo sui social, dicendo di subire «una violenza per aver espresso il mio pensiero». In serata, è stata poi la giornalista Serena Bortone, conduttrice del programma di Rai3 in cui avrebbe dovuto essere ospite Scurati, a leggere il monologo cancellato mostrando il suo dissenso per le scelte della direzione. 

La trattativa

A ricostruire le tappe del caso Rai-Scurati, per il quale le opposizioni chiedono ora l'intervento della Vigilanza, è oggi Repubblica. Si parte da una premessa: per partecipare ai programmi della tv pubblica, di solito gli ospiti con molto seguito percepiscono un gettone di presenza, a meno che l'intervento non sia a riddosso dell'uscita di un libro (nel caso si tratti di uno scrittore, come Scurati), ipotesi in cui è previsto che l'ospite vada in studio gratuitamente a titolo di sponsorizzazione. Secondo quanto riporta il quotidiano, dopo aver ricevuto l'invito a Che sarà, Scurati avrebbe chiesto al vicedirettore degli Approfondimenti, Giovanni Alibrandi, 1.800 euro per il suo monologo.

La risposta della Rai sarebbe stata di partecipare gratis, facendo leva sul fatto che il suo ultimo libro, "Fascismo e Populismo. Mussolini oggi", è stato pubblicato a novembre. Scurati avrebbe rifiutato, per poi trovare un accordo: 1.500 euro per 4 minuti di monologo. 

Il monologo cancellato

Repubblica a questo punto mostra un documento interno all'azienda che porta la data di venerdì 19 aprile, ore 16.54: è una nota interna inviata tramite sistema telematico in cui la direzione Approfondimenti comunica che la «richiesta di prestazione a nome di Antonio Scurati in qualità di autore di testi creativi viene annullata per motivi editoriali». Nel tentativo di sanare la situazione, la capostruttura del programma di Rai3,  Ilaria Mencarelli, avrebbe inviato una mail alla redazione con la scaletta della puntata di sabato in cui il nome di Scurati figurava, ma a titolo gratuito, come da richiesta iniziale della Rai poi superata dalla trattativa con Alibrandi. Il messaggio sarebbe stato recapitato anche al direttore Andrea Corsini, ma senza risposta. La mattina dopo, con il post di Serena Bortone, il caso esplode. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Aprile 2024, 08:43
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