I cinquant'anni del Pinocchio tv di Comencini, il protagonista Balestri: «Quel burattino me lo porto sempre dietro»

Lo sceneggiato tv con Nino Manfredi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia è il cult di un'intera generazione

I cinquant'anni del Pinocchio tv di Comencini, il protagonista Balestri: «Quel burattino me lo porto sempre dietro»

di Michela Greco

Oggi il Pinocchio di Comencini festeggia mezzo secolo. Cinquant’anni nel corso dei quali lo sceneggiato interpretato da Nino Manfredi (Geppetto), Roberta Lollobrigida (Fata Turchina) e Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (il Gatto e la Volpe) è rimasto nel cuore del pubblico, segnando l’immaginario con quel piccolo protagonista in carne e ossa che lottava per la libertà. Si chiamava Andrea Balestri, scelto tra centinaia dal regista per entrare nella storia.


Qual è il ricordo più vivido di quell’esperienza dopo 50 anni?
«Il mio primo incontro col set. Ero un bambino di 7 anni e mezzo e girare il film per me era come stare al Luna park. Sono stato preso da un piccolo rione di Pisa e buttato in un mondo fantastico. Comencini è riuscito a comporre un puzzle in cui ogni pezzo ha combaciato perfettamente con gli altri, dando vita a un capolavoro. Ed era dolcissimo: per quegli 8-9 mesi di set è stato come un padre».


In che modo quell’esperienza l’ha accompagnata in questi anni?
«Quasi non passa giorno in cui qualcuno non mi chieda qualcosa in proposito. Quando mi riconoscono mi fanno mille domande, Pinocchio me lo porto sempre dietro».


Cosa le chiedono di più?
«Come sono stato scelto e com’erano Manfredi, Franchi e Ingrassia. Ho avuto l’onore e la gioia di conoscere persone straordinarie che sono rimaste nel cuore di tutti».


Ha visto i film di Benigni e Garrone?
«Non li ho mai incontrati, ma ho visto i loro film.

Non voglio dare un giudizio, l’unica cosa che posso dire è che l’errore che ha fatto Benigni è stato impersonare lui Pinocchio. Pinocchio è un bambino, non un uomo di 50 anni. Il film di Garrone mi è piaciuto molto, ci sono tante scene nere, un po’ crude. Ma sono due capolavori che non c’entrano niente con quello di Comencini».


Oggi che il mondo è totalmente cambiato, perché un bambino dovrebbe vedere il Pinocchio di Comencini?
«Perché è una favola per adulti e per bambini. Geppetto va a cercare Pinocchio con una barchetta per le Lontane Americhe, perciò al genitore insegna il bene che deve volere a un bambino. Al bambino insegna ad aprire gli occhi, ci sono in giro tanti gatti e volpi e tanti Lucignolo».


Oggi cosa fa l’ex Pinocchio?
«Ho una compagnia di teatro amatoriale con cui facciamo commedie. Con la mia compagna, che ne fa parte, facciamo anche lo spettacolo “Pinocchio racconta Pinocchio” con canzoni e immagini: è un modo per rispondere alle domande degli appassionati. Anche lei l’ho conosciuta perché era un’appassionata del Pinocchio di Comencini».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Aprile 2022, 19:01
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