Il testo di Rajiv Joseph (finalista Pulitzer 2010), già portato in scena nel 2012 dal compianto Robin Williams, sarà interpretato e diretto da Barbareschi stesso: «Uno spettacolo molto divertente, ma anche molto drammatico, che parla del confronto tra Occidente e Oriente, immigrazione, integrazione».
Da riscrivere c'è anche il rapporto con pubblico e abbonati, delusi dalla passata stagione, di altra gestione, conclusasi bruscamente sul nascere. L'Eliseo diventerà un marchio che comprenderà due palcoscenici, ma anche archivio storico digitalizzato, ristorante gluten free con la supervisione di Gastone Perini del Moma, accordi di collaborazione con Fai, Treccani, Gemelli, Sapienza e RomaTre, D Donna, festival della Poesia e con il Concervatorio di Santa Cecilia. Perché se gli spettacoli in cartellone sono 24 (Iaia Forte, Ugo Pagliai, Filippo Dini, Paola Quattrini, Ambra Angiolini, Lunetta Savino, tra gli altri), con il Conservatorio Barbareschi ha messo a punto Prendiamo nota!, una rassegna di 35 appuntamenti musicali (dall’1°/10 al 29/05), che andranno dalla classica al jazz (Danilo Rea a Capodanno) ma che punteranno soprattutto sui giovani allievi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2015, 08:15
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