Cosa ama di lei, Guerritore?
«Libertà, passionalità e contraddizioni, fra spiritualità e carnalità, follia e saggezza».
Titolo emblematico di?
«È una frase che appartiene a tutti noi, che condivido e racconto, portando in scena il mondo femminile».
La sua esperienza?
«Ho sempre rubato la vita, nel lavoro come con i figli e gli amori. Un approccio anarchico, lontano dagli stereotipi».
Finora, platea entusiasta
«È una serata incandescente, si accende di luci, risate e pianti, manicomi e amori irripetibili, c'è un'energia travolgente. E le canzoni sono opere poetiche».
La grande forza delle donne?
«L'essere portatrici di vita, affettiva e sociale, amano e superano le difficoltà senza farsi schiacciare».
Maestro Nuti, lo spettacolo?
«Un vero concerto, non diverso da un live di Franco Battiato o Vasco Rossi. Una Merini rock, con tante emozioni.
La musica è sua
«Le note sono uscite d'istinto, tra me e Alda c'era una sintonia speciale, un rapporto basato anche sul non-fisico che oggi continua, lei è la mia musa ispiratrice».
Lo show le sarebbe piaciuto?
«Prima di lasciare il corpo mi ha detto tu sei la mia musica, un invito a proseguire il lavoro fatto insieme, sono sicuro che Monica me l’ha mandata lei».
Che partner ha trovato?
«Passionale, piena, unica. Attenta ad ogni dettaglio e capace di dare tutta se stessa».
L’eredità della Merini?
«Mi ha lasciato la gioia e la capacità di saper apprezzare le piccole cose, anche nel dolore sapeva trovare la bellezza».
DOVE, COME, QUANDO Monica Guerritore e Giovanni Nuti live con Mentre rubavo la vita, da oggi al 19/10 ore 21, dom.
ore 17.30, a teatro Vittoria, p.za S.Maria Liberatrice 10, 22-28 euro, 065740170, www.teatro vittoria.it
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Ottobre 2014, 09:00
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