Mattia Briga su Leggo: «Venezia, effetto nostalgia»

Mattia Briga su Leggo: «Venezia, effetto nostalgia»

di Mattia Briga

Non avevo mai vissuto Venezia così intensamente come mi è capitato in questi tre giorni.
La prima volta ci andai con mio padre, avevo 10 anni, passammo di lì dopo aver fatto un giro di varie città venete.
Abbiamo preso il taxi boat diverse volte, per fare la spola dal nostro hotel al Lido (dove si svolge il Festival del Cinema), percorso il Canal Grande fino a conoscerlo a memoria, visto Piazza San Marco in lontananza e apprezzato l'abilità dei gondolieri muoversi nel traffico acquatico della città.
La terza sera, dopo il carpet, ci viene a prendere Emiliano, che ormai era diventato il nostro transfert di fiducia, cui avanzo una richiesta: «Emi, ci faresti vedere qualche canale interno». «Fammi controllare. Se l'acqua non è alta, vi ci porto».
I Veneziani hanno tutti un'app per il livello dell'acqua. Se è troppo alta, essendo i ponti molto piccoli e bassi, si rischia di non passare.
La marea stasera è dalla parte nostra e comincia il viaggio nel tempo.
Venezia di notte è l'incarnazione della Sehnsucht nella sua accezione più romantica.
L'effetto nostalgia è talmente immediato che si rischia di vivere il presente già come un ricordo.
Venice Queen - Red Hot Chili Peppers.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Settembre 2021, 22:12
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