Roberto Vecchioni, il figlio Arrigo morto a 36 anni: «Il dolore più grande della mia vita, ma mi ha dato la speranza»

Roberto Vecchioni ha tenuto una lectio in Vaticano, nella Basilica di San Pietro. Tema dell'incontro: «Dio non fa preferenze».

Roberto Vecchioni, il figlio Arrigo morto a 36 anni: «Il dolore più grande della mia vita, ma mi ha dato la speranza»

di Redazione web

Roberto Vecchioni torna a parlare del figlio Arrigo, morto lo scorso aprile, a soli 36 anni. Il canutore, oggi 80enne, sottolinea - al Corriere della Sera - il grande senso di sconforto per la perdita:  «È stato il dolore più grande della mia vita. Il più grande. Ma invece di sbalzarmi nell'inferno mi ha proiettato verso la speranza». Il cantautore è stato protagonista, il 21 novembre, della seconda Lectio Petri nella Basilica Vaticana.

Chi era Arrigo Vecchioni

Arrigo Vecchioni era il terzo dei quattro figli del cantautore, il secondo avuto dall'attuale moglie Daria Colombo che ieri, in segno di lutto, ha tinto la sua immagine profilo di Facebook completamente di nero. Anche Arrigo era appassionato di scrittura.

Ha scritto la raccolta di componimenti poetici in rima baciata “Il paradiso dei Geni”, che ripercorre le vicende di personaggi passati alla storia per la loro genialità. Era autore dell’opera teatrale “Il paese di Notte dì”, commedia dell’assurdo in 3 atti ambientata tra sogno e realtà. Insieme all’illustratore e fumettista Alessandro Ambrosoni, aveva realizzato la raccolta di strisce fumettistiche ambientate in Africa, intitolata “Beach Boys".

Insieme al padre partecipò nel 2014 a Firenze al Festival delle Generazioni, appuntamento  che metteva a confronto giovani e anziani attraverso musica, conferenze e letture. Dal palco  sotto gli occhi di Roberto lesse alcuni dei suoi scritti.

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L'amore per Daria Colombo

Daria Colombo e Roberto Vecchioni un rapporto che dura da più di quattro decadi. «Ho avuto - spiega Vecchioni -questa fortuna immensa: da 43 anni sto con una donna che è meravigliosa e siamo una cosa sola.

Posso aver avuto tutti i dolori del mondo, ma posso anche dire che per 43 anni ho avuto al mio fianco una persona con cui "nel bene e nel male, nei litigi, nel capirsi e non capirsi" abbiamo costruito una sintassi dell'esistenza comune».

Il cantautore racconta che oggi, senza la sua Daria, non riesce nemmeno a comprare un paio di calzini senza chiederle un consiglio. «Quando l'ho vista la prima volta sono crollato. E l'ho vista in mezzo cento persone, ma subito ho pensato: la mia vita parte da qui. Non so dove arriverà, ma parte da qui. Era una donna bellissima, la più bella che avessi mai visto in vita mia. E lo è ancora, ma la bellezza è la sua qualità peggiore». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2023, 15:49
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