Ligabue e l'operazione alle corde vocali: «Avevo paura di non poter tornare a cantare»
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I timori sono stati molti: “Da un lato – ha fatto sapere in un’intervista a “Vanity Fair” - c’è un esercito di persone a rassicurarti, “lo fanno tutti”, “non ti preoccupare”, “la voce dopo è meglio di prima”. Dall’altro ci sei tu che devi provarlo sulla tua pelle. Devi fidarti, ma la voce è il tuo strumento e quindi ti ripeti: “adesso lo vediamo come va, lo vediamo veramente”.
L’operazione è stata improvvisa: “Il Forum è pieno, sono tutti lì per noi e dopo 3 pezzi crollo. Pensavo una nota e me ne usciva un’altra. Immagini la frustrazione. Credo sia stata la peggiore esibizione della mia vita, ma di mollare non me la sentivo. Ho chiesto scusa al pubblico, ho finito il concerto e il giorno dopo mi hanno detto “ti devi operare e devi farlo subito”.
Il post intervento è stato “particolare” (“la sensazione stranissima di non poter parlare. Nella prima settimana comunicavo soltanto con i tablet, e il silenzio di quei giorni non solo non me lo sono scordato, ma non mi è dispiaciuto. C’era un senso di solitudine amplificato, non brutto”), ma le difficoltà sono arrivate con la rieducazione: “Il momento di vincere un po’ di resistenze e di paure. La voce non è solo una corda da far vibrare, ma è anche anima, cuore, psicologia. All’inizio il timore mi ha frenato, poi è successo quello che mi avevano promesso. Ho ritrovato il timbro di ieri e ho risentito me stesso. È incredibile, ma vero. La voce è proprio migliorata”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Maggio 2019, 20:22
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