Il Barbiere di Siviglia: stasera la prima al Teatro alla Scala con Riccardo Chailly. Torna il pubblico

Il Barbiere di Siviglia: stasera la prima al Teatro alla Scala con Riccardo Chailly. Torna il pubblico in sala

Si avvia verso il tutto esaurito (anche se a capienza ridotta) la nuova produzione de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che va in scena per sei rappresentazioni dal 30 settembre (in diretta su Radio Tre) al 15 ottobre con la direzione del Maestro Riccardo Chailly e il debutto alla Scala del regista Leo Muscato, che si avvale di scene di Federica Parolini e costumi di Silvia Aymonino oltre che delle luci di Alessandro Verazzi e dell’apporto coreografico di Nicole Kehrberger.  L’opera è presentata nell’edizione critica di Alberto Zedda del 2014. 

PUBBLICO TORNA IN SALA

Si tratta della prima nuova produzione con il pubblico in sala dall’inizio della pandemia, e il Teatro e gli artisti la festeggiano aprendo la prova generale di lunedì 27 alle ore 20 al pubblico Under30 al prezzo di 20 euro: un prevedibile tutto esaurito che conferma il successo del progetto per i giovani spettatori, sostenuto da Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

RICCARDO CHAILLY

Il legame tra Riccardo Chailly e la musica di Rossini è antico e profondo ed è entrato nella storia dell’interpretazione. Basti pensare all’incisione da giovanissimo di Guglielmo Tell con Mirella Freni e Luciano Pavarotti, a quelle dello stesso Barbiere con l’Orchestra scaligera e Marilyn Horne, del Turco in Italia con i complessi bolognesi e Cecilia Bartoli, dell’integrale delle Cantate con Juan Diego Flórez, ancora la Bartoli e la Filarmonica scaligera, delle Rarità con l’Orchestra Verdi, dello Stabat Mater con il Concertgebouw; e alla Scala al Turco in Italia con la regia di Cobelli e Mariella Devia, al Barbiere con la regia di Arias e Sonia Ganassi e Juan Diego Flórez e alla recente Gazza ladra con Gabriele Salvatores. Per questo la decisione di presentare un nuovo Barbiere di Siviglia è un passaggio importante, anche perché l’ultima nuova produzione è quella di Alfredo Arias del 1999, già diretta dal Maestro Chailly, mentre l’ultima apparizione del titolo è del 2015 in una ripresa della storica produzione di Ponnelle con le forze musicali dell’Accademia dirette da Massimo Zanetti.  

IL CAST

La nuova produzione è illuminata da un cast di artisti giovani ma già in grande carriera, irresistibili per energia, comicità e freschezza.

Figaro è Mattia Olivieri, voce nobile, fraseggio elegante e qualità da autentico showman in palcoscenico, già amatissimo dal pubblico scaligero in una ricca galleria di personaggi da Belcore nell’Elisir con Fabio Luisi al Dottor Malatesta nel Don Pasquale diretto da Chailly, Mercutio in Roméo et Juliette diretto da Lorenzo Viotti e Prosdocimo nel Turco in Italia con Diego Fasolis; Rosina è Svetlina Stoyanova, giovane mezzosoprano che alla Scala ha già impressionato con il suo Cherubino nelle Nozze strehleriane dirette da Daniel Harding lo scorso giugno e che dopo la vittoria nel 2017 al concorso Neue Stimmen alterna parti mozartiane e rossiniane in teatri come la Staatsoper di Vienna, il Bols’oj, la Elbphilharmonie e il Festival di Bregenz. Marco Filippo Romano, altra voce italiana giovane ma già autorevole rossiniano, è Bartolo; mentre il sempre calibratissimo ed elegante Maxim Mironov e l’infallibile Antonino Siragusa, già applauditi in questi giorni nell’Italiana in Algeri, si alternano nella parte del Conte d’Almaviva, particolarmente valorizzata dall’esecuzione integrale della partitura, e Nicola Ulivieri, al suo ottavo titolo scaligero tra Mozart, Rossini e anche Fabio Vacchi, è Basilio. Il Barbiere fa parte di un trittico buffo rossiniano che ha aperto l’attività del Teatro dopo la pausa estiva. Lo scorso 10 settembre L’italiana in Algeri è andata in scena con la bacchetta di Ottavio Dantone nello storico allestimento di Ponnelle, mentre dal 13 ottobre Diego Fasolis torna a dirigere Il turco in Italia con Erwin Schrott e Rosa Feola, nell’allestimento di Roberto Andò che fu interrotto dalla pandemia dopo la prima il 22 febbraio 2020. 

LE NOVITA'

Tra le novità della produzione anche la reintroduzione del sistro, strumento prescritto da Rossini in tre passaggi della partitura (“Ecco ridente in cielo”, il finale I “Mi par d’esser con la testa” e il quintetto “Bricconi! Birbanti!”) e ricostruito dal direttore d’orchestra e ricercatore Simone Fermani.  

IL PROGRAMMA PER I BAMBINI

È rossiniano anche il programma per i più piccoli: dal 10 ottobre riprendono le rappresentazioni de La Cenerentola per i bambini per le scuole e per le famiglie. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Settembre 2021, 15:18
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