Melissa P.: "L'eros non mi interessa più.
Baby squillo? Sottovalutato ruolo degli uomini"

Melissa P., nuovo libro: "L'eros non mi interessa più. Baby squillo? Sottovalutato ruolo degli uomini"

di Valeria Arnaldi
ROMA - Sono passati dieci anni dall’uscita di “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”, libro d’esordio della diciassettenne Melissa P. Oggi ne “La Bugiarda” appena pubblicato da Fandango, l’autrice torna a parlare di quel testo e quel periodo, per chiudere un capitolo di vita e letteratura, ma anche per fare chiarezza sul successo improvviso che l’ha resa, come dice, una privilegiata, ma ha travolto la sua vita di adolescente sotto gli occhi impietosi dei grandi. Un libro senza sconti per nessuno e un appello: Attenti a puntare l’indice contro le ragazzine.

Melissa P. perché “La Bugiarda”?

«Volevo creare un ossimoro con la realtà raccontata. In passato, inoltre, mi hanno accusata di non essere autrice dei miei romanzi».

Molti hanno mentito su di te?

«Le persone non hanno capito che erano di fronte a una ragazzina e l’hanno accusata di tutto e di più. Una ragazzina può e deve fallire. C’è stata una profonda mancanza di compassione. D’altronde, è quello che vediamo oggi nella cronaca. Quando vengono fuori episodi con ragazzine, si finisce per puntare il dito contro di loro e non contro gli uomini che con loro vanno».

Il tuo libro allora fece scandalo per il binomio sesso e adolescenza che oggi sembra routine, cosa è cambiato?

«Generazionalmente il cambio è stato forte. Oggi il sesso non è un modo per crescere e capire chi sei. Nel farlo per denaro non vedo emancipazione, né erotismo».

Che tipo di letteratura potrebbe raccontare i giovani oggi?

«Di solito a parlare di adolescenza sono adulti, è lì l’errore. Io ero adolescente. Oggi quando mi chiedono di quel mondo non so come interpretarlo. Ogni generazione è diversa. Lo sbaglio che fanno spesso gli adulti è invidiare la giovinezza che non c’è più: può far scaturire violenza verso il mondo giovanile».

Come mai scrivere di 100 colpi, ora?

«Mi serviva per liberarmi del peso di quel libro e capire dove sono arrivata. Non è mia intenzione continuare a vivere sulle spalle di 100 colpi, l’ho superato, non mi appartiene più».

Chi è oggi Melissa P.?

«Sono una privilegiata, faccio quello che ho sempre deisderato. Scrivo, faccio l’astrologa per Grazia, ho fatto tv. Quello che voglio fare è scrivere. Il filone erotico non mi interessa più, in realtà non mi ha mai interessata, io raccontavo storie di crescita».

Se tornassi indietro, cambieresti qualcosa?

«Nulla. Ho fatto tanti errori, ho subito fallimenti, pure professionali. Tutti potendo tornare indietro non rifaremmo certe scelte ma averle fatte ti permette di essere ciò che sei. Credo che l’errore sia bello. E poi meglio aver sbagliato a 17 anni che a 40».

Racconti di come la tv sia stata dura con te, saresti diversa oggi?

«Da ragazzina ero molto più coraggiosa, oggi probabilmente da Costanzo mi sarei messa a piangere e sarei andata via. Lì ho incassato bene le accuse. Ora so come interfacciarmi con i medi»a.

Nessuna vendetta?

«Sono una persona che si lascia le cose alle spalle».

Però nel libro di vendetta parli …

«Per me la scrittura è quando cadono le maschere, facendole cadere involontariamente si attua la vendetta».

Sogni nel cassetto?

«Vorrei fare radio, scrivere una trasmissione e condurla. Mi piacciono quelle dove si parla delle vite degli altri. La radio è bella perché non è urlata come la televisione».

E da astrologa nel tuo futuro cosa vedi?

«Quando Giove va sulla Luna per una donna è sempre un momento di grande prosperità. A me succederà l’anno prossimo…».
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Dicembre 2013, 15:16
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