Torna il Festival del Cinema di Roma:
"Più attenzione al pubblico". Tutte le novità
di Michela Greco
Quella nata nel segno della politica con Veltroni e Bettini e ancora, perennemente, in cerca di un'identità, di una coerenza di contenuti che la affranchi dalla volatilità dei cambiamenti di colore delle amministrazioni pubbliche. Alla presentazione si è parlato di «sterzata» verso la Festa, con i premi affidati al verdetto degli spettatori, e di manifestazione «opportunamente schizofrenica», secondo il direttore Müller, il cui mandato scade a dicembre. Ma per il futuro la previsione più "candida", e ovvia, la fa il presidente della Fondazione Cinema per Roma Paolo Ferrari: «Vedremo che diranno i politici».
Intanto la "Festa" schiera 51 film distribuiti su 7 sale, con tre italiani in concorso: Biagio di Pasquale Scimeca, La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, con Emir Kusturica e Ksenia Rappoport e I milionari di Alessandro Piva. «L'appeal mediatico, con la giusta dose di divi – specifica poi Müller – sarà garantito», e nomina Rooney Mara, Clive Owen (a Roma anche come protagonista della serie tv di Soderbergh The Knick, in esclusiva su Sky Atlantic dall'11 novembre), Kevin Costner, Richard Gere, gli Spandau Ballet. A proposito di musica, il momento più animato della mesta conferenza stampa l'hanno assicurato regista e attori di Non escludo il ritorno, che hanno rumorosamente protestato per l'esclusione dal programma del loro film-omaggio a Franco Califano intonando "Tutto il resto è noia".
Cucinato nell'arco di soli tre mesi (come ha sottolineato il direttore, che ha paragonato il suo staff a I mercenari di Stallone) e con un budget di circa 6 milioni di euro (di cui 3 garantiti dagli sponsor), il Festival 2014 assegnerà un riconoscimento alla carriera a Tomas Milian - il mitico "Monnezza", ma non solo – e offrirà la ribalta di una mostra, dal titolo La strega rossa, ad Asia Argento.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Settembre 2014, 10:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA