La villa di Alberto Sordi diventa un museo:
presto l'annuncio dell'apertura al pubblico

La villa di Alberto Sordi diventa un museo: ​presto l'annuncio dell'apertura al pubblico

di Michela Greco
Intere librerie di testi di storia del teatro, gigantografie, ritratti, dipinti preziosi e premi mischiati a oggetti da poco, testimoni della sua passione per la "maggica" Roma, sparsi tra i saloni, lo studio e la famosa "barberia".





E nel giardino che si affaccia sulle Terme di Caracalla, vicino alla piscina c'è anche un "nasone" (la tipica fontanella romana): in quello che sarebbe stato il giorno del suo 95/o compleanno, è stata svelata ieri alla stampa la "fortezza" in cui Alberto Sordi ha vissuto dal 1958 alla sua morte, nel 2003.



Uno scrigno di emozioni cinematografiche accumulate dal personaggio che più di tutti ha rappresentato la romanità sul grande schermo, «tanto generoso nei suoi bagni di folla quanto appartato quando rientrava in questa casa mitica, che ospitò grandi feste coi suoi amici Fellini, Masina e Sonego, e aprì le porte anche a Lemmon e Matthau», ha ricordato Carlo Verdone.



A lui è stata affidata la presidenza della Fondazione Alberto Sordi per i Giovani, che attualmente «è impegnata nella catalogazione dell'archivio dell'attore e nel recupero di Storia di un italiano, l'antologia tv a puntate a cui teneva tantissimo e di cui purtroppo sono andati perduti alcuni frammenti». Grazie alla collaborazione del Comune di Roma, della Cineteca Nazionale e del Ministero dei Beni Culturali, la leggendaria Villa Sordi diventerà in futuro un museo.



«La tutela del patrimonio materiale e immateriale di Sordi è un atto dovuto nei confronti dell'artista, ma anche del Paese - ha detto ieri il ministro Franceschini nel teatro della villa - il suo ricordo interessa tutte le generazioni, perciò questo museo sarà un luogo vivo».



È ancora presto, però, per capire quando potrà essere visitabile, ed è quasi vietato menzionare la vicenda giudiziaria legata al patrimonio dell'attore, «che non interferirà con le attività della Fondazione. In ogni caso non è vero che Aurelia Sordi fosse incapace di intendere e di volere», afferma perentorio l'avvocato. Intanto dal 27 giugno al 3 luglio il piazzale antistante la villa ospiterà la rassegna di proiezioni gratuite "Alberto il grande", e presto la sala piccola del cinema Fiamma di Roma sarà intitolata all'artista e gestita dalla Cineteca Nazionale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Giugno 2015, 07:59
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