Sigarette, la legge antifumo non funziona nelle scuole: mancano controlli e sanzioni

Sigarette, la legge antifumo non funziona nelle scuole: mancano controlli e sanzioni

di Lorena Loiacono
La legge c’è ma, nelle scuole, va in fumo. Dal settembre del 2013 infatti il divieto di fumo nei locali pubblici, previsto dalla legge Sirchia nel 2003, con un decreto è stato esteso anche ai cortili e ai giardini delle scuole. Un veto che riguarda sia le sigarette tradizionali che quelle elettroniche. Eppure, tra i banchi di scuola, la regola non sempre viene rispettata.

Anzi, trasgredisce la maggior parte degli studenti visto che, secondo un sondaggio di Skuola.net su un campione di 2100 ragazzi fino a 19 anni, il 78% dei minorenni dice che nella propria scuola si fuma tranquillamente in giardino o in cortile. Il 38% assicura che si fuma senza problemi, il 40% che ci si nasconde. Il rifugio preferito sembra essere il bagno dove è più semplice non farsi beccare: il 61% degli intervistati racconta che nella propria scuola gli studenti fumano in toilette e solo nel 44% dei casi si fa di nascosto mentre per il restante 17% non c’è nessuno a far rispettare le regole.

Non solo, ad accendere la sigaretta sarebbero anche i docenti e i bidelli nel 57% dei casi: il 37% dei ragazzi racconta che gli adulti fumano in giardino senza problemi mentre il restante 20% che lo fanno di nascosto. Più difficile che qualcuno trasgredisca le regole in corridoio, sotto gli occhi di tutti: un’eventualità negata infatti nell’87% dei casi. Il decreto legge prevedeva inoltre sanzioni non da poco, da un minimo di 55 euro fino a un massimo di 250 euro.

Anche qui il controllo manca: il 22% assicura infatti di non aver mai sentito parlare di provvedimenti, il 23% specifica che si tratta di provvedimenti disciplinari mentre solo il 17% assicura che siano state comminate vere multe. Per quanto riguarda l’informazione, il 63% nega che nella propria scuola siano mai stati organizzati incontri con gli esperti. E la situazione non cambia tra i ragazzi più grandi, nelle università, tanto che la Sapienza ha promosso la campagna “Non mandare in fumo la tua Sapienza” per un ateneo “smoke free” in cui, per evitare che le facoltà siano invase di mozziconi di sigarette, vengono distribuiti portacicche gratuiti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Novembre 2016, 08:51
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