Università e lavoro: ingegneri ed economisti
i preferiti dalle aziende, ma...

Università e lavoro: ingegneri ed economisti ​i preferiti dalle aziende, ma...
In cerca di una laurea che porti lavoro? Scommettere sulle lauree del settore ingegneristico ed economico può essere la giusta mossa. Secondo l'ultimo rapporto AlmaLaurea "I neolaureati nel mondo del lavoro", sono proprio queste le più cercate dalle aziende. La ricerca ha interessato 256 imprese, di cui il 92% ha inserito nel suo organico almeno un neolaureato nell'ultimo biennio. Un altro dato interessante? La laurea magistrale e a ciclo unico continua a vincere sulla triennale, anche se il titolo "breve" riesce a trovare i suoi sbocchi. Il problema è che il tipo di inserimento attuato da queste aziende, nella maggior parte dei casi, è in realtà un'esperienza di stage, tirocinio o apprendistato. L’articolo di Skuola.net.





VIA LIBERA A INGEGNERI E ECONOMISTI... - Se la stragrande maggioranza delle aziende coinvolte nella ricerca ha sbloccato le assunzioni in questi due anni, addirittura il 52% prevede inoltre di inserire per il 2015-2016 fino a 5 laureati senza esperienza, cui si aggiunge un 21% che conta di portare in organico da 6 a 20 neolaureati. I laureati dei gruppi ingegneria ed economico-statistico sono favoriti da ben il 79% e il 48% delle imprese, confermandosi i più richiesti. A livello complessivo sono avvantaggiate le lauree magistrali o a ciclo unico, che concentrano il 77% di assunti nell'ultimo biennio, in particolare nelle aziende di grandi dimensioni. Le lauree triennali in questi due anni hanno raccolto preferenze per il 31% dei casi.



...MA SI TRATTA DI STAGE - Buone prospettive, quindi: almeno per alcuni settori, qualcosa si muove. Ma andando più a fondo, scopriamo che secondo la ricerca l'impiego offerto ai laureati è per lo più (56,5% dei casi) uno stage o tirocinio, o un apprendistato (50%). I contratti di consulenza, collaborazione, progetto e lavoro interinale coprono un'altra buona fetta degli inserimenti (16,5 e 14%, rispettivamente). Ci sono poi i contratti a tempo determinato per il 39% dei casi. Chi sogna il tempo indeterminato, dovrà penare ancora un po': è diffuso soprattutto tra le imprese di piccola dimensione, solo per il 18% del totale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Ottobre 2015, 20:11
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