Virus Zika, eccolo in azione su mini cervelli:
confermata il legame con la microcefalia -Foto

Virus Zika, eccolo in azione su mini cervelli fatti in laboratorio
Arrivano nuove conferme sul legame tra la microcefalia e il virus Zika. I ricercatori dei laboratori della Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti, hanno osservato per la prima volta il virus in azione su 'mini-cervelli' prodotti in serie sfruttando una nuova tecnologia stampata in 3D a basso costo grazie all'intuizione di tre studenti delle scuole superiori. 
 

I risultati degli esperimenti sono pubblicati sulla rivista Cell, insieme ai file necessari per la stampa degli strumenti necessari alla coltivazione dei 'mini-cervelli': vengono così resi accessibili a tutta la comunità scientifica, in modo che ricercatori di tutto il mondo possano usarli per testare nuove terapie non solo contro Zika, ma anche altre importanti malattie neurologiche, come il Parkinson.

I mini-cervelli, grandi quanto una capocchia di spillo, sono dei piccoli organoidi che rappresentano in 3D la struttura cellulare di diverse parti del cervello (proencefalo, mesencefalo, ipotalamo). Prodotti a partire da cellule staminali umane, ''ci hanno permesso di ricostruire gli effetti del virus Zika nei diversi momenti della gravidanza'', spiega la ricercatrice Guo-li Ming. ''Quando l'infezione è avvenuta nelle prime fasi dello sviluppo - precisa - il virus ha infettato le cellule progenitrici neurali causando effetti molto gravi: dopo poco tempo, i mini-cervelli hanno smesso di crescere e si sono disintegrati. Ad uno stadio di sviluppo più avanzato, pari al secondo trimestre di gravidanza, Zika ha infettato ancora i progenitori neurali, ma anche alcuni neuroni: la crescita nei mini-cervelli si è rallentata e la corteccia cerebrale si è assottigliata''.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Aprile 2016, 12:18
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