Fecondazione, maggiori possibilità
di successo grazie al preimpianto

Fecondazione, maggiori possibilità di successo grazie al preimpianto

di Antonio Caperna
ROMA - Sotto l'albero di Natale ci sono più speranze per le coppie che vogliono diventare genitori. È il dono degli specialisti presentato al Congresso europeo dell'infertilità “Strategies to improve IVF success rate”, che si è svolto l'altro giorno a Roma.


Tra le novità c'è l'ottimizzazione della fecondazione in vitro, con possibilità di gravidanza dell'80% al primo tentativo, grazie alla diagnosi preimpianto; tecniche di congelamento dell'ovocita, per rimandare una gravidanza negli anni (anche per le pazienti che devono sottoporsi a terapie oncologiche), e nuovi studi che in pochi anni potrebbero portare le cellule staminali di un paziente altrimenti sterile alla trasformazione in ovociti o spematozoi.

«Sono 60mila le coppie che in Italia ogni anno hanno problemi di infertilità, un problema molto sentito che però non viene ancora affrontato come si dovrebbe», afferma il professor Ermanno Greco, presidente del Congresso e direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione, European Hospital di Roma. «

Tra le maggiori novità emerse ci sono le tecniche innovative di diagnosi genetica sugli embrioni, che permettono di raddoppiare le percentuali di successo nella performance della fecondazione assistita - spiega Greco - Grazie a queste metodiche è possibile vedere non solo il numero dei cromosomi, ma anche il DNA dei mitocondri, quindi trasferire un solo embrione, quello che ha una maggiore vitalità, e ottenere il massimo risultato.

Prova evidente dell'efficacia di questa tecnica è che l'80% delle coppie che fa il trasferimento dell'embrione dopo la diagnosi genetica preimpianto ottiene la gravidanza al primo tentativo (con un notevole risparmio sia in termini economici sia di salute per la paziente). Se la donna ha ovuli sani, grazie a questa tecnica l'età non rappresenta più un ostacolo alla gravidanza. Una donna di 42 anni ha probabilità uguali a quelle di una di 25». Bassissima inoltre è la percentuale di aborto: solo il 10%, mentre la media è del 30%. Infine il 97% delle nascite sono singole.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2016, 15:23
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