Aspirina, la scoperta: "Efficace anche per
prevenire tumori e malattie cardiovascolari"

Aspirina, la scoperta: "Efficace anche per ​prevenire tumori e malattie cardiovascolari"

di Antonio Caperna
MILANO - Tra i farmaci più studiati c'è sicuramente l'acido acetilsalicilico, noto a tutti come “aspirina”. Da oltre un secolo viene impiegato contro il dolore, l'infiammazione e la febbre.





Dagli Anni '70 l'attenzione si è concentrata anche sulla prevenzione cardiovascolare per i regimi terapeutici a basso dosaggio, grazie all'inibizione dell'aggregazione piastrinica. Una delle ultime novità tocca il campo dell'oncologia e il risvolto è immediato, poiché si potrebbe attuare una doppia prevenzione, cardiovascolare e antitumorale, con un singolo farmaco, che potrebbe anche aumentare l'aderenza delle persone alla terapia. Per il momento i dati parlano di conferme crescenti, soprattutto per i tumori gastrointestinali (colon retto, esofago e stomaco).



I numeri a supporto di questa tesi sono frutto di analisi retrospettive, condotte su studi dedicati alle patologie cardiovascolari, nei quali i pazienti assumevano il farmaco a lungo termine. In particolare l'analisi di 8 indagini condotte su 23.535 pazienti, pubblicata su “Lancet” mostra una riduzione della mortalità per tumori del 34% dopo 5 anni e del 20% dopo 20 anni.



I vantaggi sono considerevoli dopo dieci anni, soprattutto nel cancro del colon, del rene e della prostata. Una indagine condotta in Gran Bretagna e pubblicata su “Annals of Oncology” ha osservato che dieci anni di uso continuato di aspirina riduce l'incidenza dei tumori del colon del 35%, e dell'esofago e stomaco del 30%. La mortalità risulta diminuita rispetto alla media, tra i consumatori di aspirina, del 40% per il cancro del colon, del 50% per quello dell'esofago e del 35% per il tumore dello stomaco. Anche i rischi di infarto in concomitanza all'uso del medicinale sono ridotti del 18%. «Assumere aspirina ogni giorno sembra essere uno degli strumenti più efficaci per prevenire i tumori dopo lo smettere di fumare ed il ridurre l'obesità», afferma Jack Cuzick, autore principale dello studio.



«Al momento, però - spiega il dottor Claudio Cricelli, Presidente SIMG, Società Italiana di Medicina Generale - per l'aspirina a basso dosaggio gli Enti regolatori non hanno ancora approvato l'indicazione specifica alla prevenzione oncologica. Per questo è necessario realizzare studi su ampie popolazioni di pazienti, che forniscano evidenze in indagini effettuate sul campo. Grazie all'ampia banca dati Healthsearch - prosegue Cricelli - SIMG ha osservato in Italia, in modo retrospettivo, una grande quantità di pazienti che assumevano aspirina a basse dosi da oltre 5 anni per ragioni cardiovascolari, per valutare una possibile prevenzione oncologica. I dati preliminari, decisamente incoraggianti, sono in linea con le evidenze dalla letteratura internazionale».



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Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Febbraio 2015, 11:53
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