Celiachia, arriva il festival a Roma
con Gaia De Laurentiis testimonial

Celiachia, arriva il festival a Roma ​con Gaia De Laurentiis testimonial

di Valeria Arnaldi
ROMA - Intolleranze e allergie alimentari, patologie correlate al glutine, algoritmi diagnostici, gluten sensivity e screening gratuito per la diagnosi della celiachia. Ma anche, ricette ad hoc firmate dagli chef, show cooking, corsi di cucina, pure per i più piccoli, degustazioni. Sono informazione e gusto, salute e gola i protagonisti della terza edizione dei “Gluten Free Days”, wellness food fest ospitato a Roma, a Palazzo dei Congressi, sabato e domenica, in una due giorni di incontri, approfondimenti e “spettacolo” della cucina sana. Obiettivo: fare informazione e sensibilizzare sul tema della celiachia e delle patologie collegate al glutine.





Madrina della manifestazione Gaia De Laurentiis, che la celiachia l'ha sperimentata nella propria vita familiare con la nascita del primo figlio e che da anni è al fianco dell'Associazione Italiana Celiachia per la promozione dei diritti dei celiaci. In programma, presentazioni, convegni, assaggi, corsi di cucina con gli chef Marco Scaglione e Marcello Ferrarini e lezioni per far “debuttare” i più piccoli ai fornelli.

E ancora, consulenze e preparazioni, oltre ovviamente al percorso tra le aree espositive di oltre sessanta aziende per un totale di 800 metri quadri di proposte e sapori tutti da provare e “studiare”.



A cucinare saranno anche le food blogger di settore, che prepareranno dal vivo ricette gluten free, vegetariane e vegane. Proprio le scelte “verdi” saranno uno dei temi del festival.

Ad aprire ufficialmente la due giorni wellness sarà, sabato mattina, un convegno dedicato a intolleranze e allergie alimentari dai bambini agli adulti, manifestazioni cliniche della celiachia e patologie correlate al glutine, nonché dieta gluten free e regimi alimentari “particolari”. Per affrontare il più ampio tema della vita sana.



GAIA DE LAURENTIIS TESTIMONIAL Come ti sei accostata al mondo della celiachia?

«Tutto è nato con il primo figlio, che ha manifestato i sintomi subito, a cinque mesi, anche se la celiachia gli è stata diagnosticata soltanto a 18 mesi d'età. È stato un periodo molto difficile: si ammalava spesso, era magrissimo, pallido e aveva l'addome molto pronunciato. Oggi ha 19 anni e di passi avanti ne sono stati fatti davvero tanti, dalla qualità e quantità dell'offerta all'indicazione degli ingredienti sulle etichette. Anche i ristoranti sono molto più preparati».

Cosa manca ancora?

«Oggi il grande pericolo sono le mode. Si parla molto di cibo e alimentazione e bisogna ricordare che la celiachia è un disturbo reale, l'unica malattia che si cura senza farmaci. Se ne sa ancora poco però. La gente ti chiede: “Da quanto è celiaco?” Ma non esiste un “da quando”. C'è una grande confusione sulle allergie».

E cosa si dovrebbe fare per la vita pratica dei celiachi?

«I prodotti per celiaci sono piuttosto cari, arrivano a costare anche quattro volte di più di quelli normali. Per una scatola con due pizze surgelati si spendono 7/8 euro. I prezzi dovrebbero essere più bassi».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2015, 08:47
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