Maturità, al via il 17 giugno. Azzolina: «Durerà massimo un'ora, nessuna prova scritta»

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Via alla maturità 2020 il 17 giugno. L'esame di Stato sarà in presenza degli studenti e durerà al massimo un'ora. «La valutazione finale sarà seria - assicura la ministra Azzolina - nessun 6 politico. Bocciature possibili solo in casi specifici». 

La ministra parla poi della scuola. «Tenere le scuole chiuse è stata una scelta sofferta. Ci assumiamo tutta la responsabilità politica di questa decisione ma abbiamo agito guardando i dati: tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane. 
Sarebbe stato più facile riaprire le scuole, ma abbiamo agito con prudenza», ha detto la Azzolina nel corso di una conferenza stampa in merito alle Ordinanze sugli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti. Presenti anche il Dott. Agostino Miozzo e il Prof. Alberto Villani per illustrare il documento del Comitato tecnico-scientifico sullo svolgimento degli Esami di Stato del secondo ciclo in presenza.

Durante l'esame si parlerà del lockdown. Nel corso dell'esame di maturità lo studente «spiegherà le conoscenze di cittadinanza e Costituzione e delle esperienze scuole-lavoro. Mi piacerebbe che gli studenti potessero parlare di come hanno vissuto la loro esperienza durante il lockdown obbligato dalla pandemia di coronavirus. Tutti verranno ammessi con un credito pari a 60 mente gli esami orali potranno valere fino a 40 crediti». A dirlo la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di una videoconferenza stampa sulle ordinanze sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti.



«Solo in 2 casi circoscritti non saranno ammessi - ha spiegato Azzolina - se il consiglio di classe non ha elementi per valutare lo studente perchè nel primo periodo didattico non ha frequentato, quindi prima del coronavirurs, e serve l’unanimità del consiglio di classe. E poi se lo studente ha ricevuto provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi 2 casi - ha ribadito - lo studente verrà ammesso».

Ancora la ministra dell'Istruzione, Azzolina: «Voglio ribadire con chiarezza che le condizioni sanitarie ad oggi non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza a scuola, per tale ragione il governo ha deciso il rientro a scuola a settembre prossimo. Tuttavia il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito - ha aggiunto - per questo abbiamo subito sollecitato la didattica a distanza per garantire il diritto allo studio».

La valutazione - ​L'Ordinanza sulla valutazione punta a valorizzare al meglio il percorso delle studentesse e degli studenti, tenendo conto della particolarità di questo anno scolastico e guardando anche al prossimo, con apposite misure di recupero degli apprendimenti. Molta attenzione viene posta agli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare a quelli con disabilità. La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto nel corso dell'anno, in presenza e a distanza. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche con voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma per chi è ammesso con insufficienze o, comunque, con livelli di apprendimento non pienamente raggiunti sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare quanto non è stato appreso. L'integrazione degli apprendimenti partirà da settembre e potrà proseguire, se necessario, durante tutto l'anno scolastico 2020/2021.La possibilità di non ammettere all'anno successivo è prevista solo in casi molto specifici, individuati dall'Ordinanza. L'esame di Stato delle studentesse e degli studenti coincide, quest'anno, con la valutazione finale da parte del Consiglio di Classe e terrà conto anche di un elaborato prodotto dall'alunno, su un argomento concordato con gli insegnanti. L'elaborato è uno strumento per valorizzare il percorso degli studenti: sarà consegnato e poi discusso, per via telematica, prima dello scrutinio finale. Per lo svolgimento di tutte le operazioni (consegna, discussione, scrutini) ci sarà tempo fino al 30 giugno. La valutazione finale terrà conto di tutto il percorso fatto dallo studente. Sarà possibile conseguire la lode

Esami secondo ciclo ​- Gli Esami del secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest'anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell'emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode. La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Seguirà la discussione di un breve testo studiato durante l'ultimo anno nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell'ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e accertate le conoscenze relative a «Cittadinanza e Costituzione» secondo quanto effettivamente svolto dalla classe
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Maggio 2020, 16:17
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