Vittorio Emanuele di Savoia, morto il figlio dell'ultimo Re d'Italia: «Si è spento serenamente». L'annuncio della famiglia

Sabato 3 Febbraio 2024, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 12:26

L'intercettazione in carcere

Il 21 giugno 2006, durante la sua detenzione nel carcere di Potenza, una microspia ha intercettato una sua conversazione in cui ammetteva di aver sparato il colpo alla gamba, vantandosi di essere uscito vittorioso dalla vicenda. Il contenuto della conversazione fu divulgato poco tempo dopo dalla stampa. Come molte personalità della classe dirigente italiana, Vittorio Emanuele risultò iscritto alla loggia massonica P2 di Licio Gelli con la tessera numero 1.621. Tra gli altri guai delll'erede Savoia, il 16 giugno 2006 su ordine del Gip del Tribunale di Potenza, su richiesta del pubblico ministero Henry John Woodcock, venne l'arrestato con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, e associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell'ambito di un'indagine legata al casinò di Campione d'Italia. Dopo una lunga vicenda giudiziaria è stato assolto da ogni accusa. Il 23 febbraio 2015 Vittorio Emanuele di Savoia ha ottenuto un risarcimento di 40.000 euro per i giorni trascorsi in cella da innocente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA