Variante Eris, decessi raddoppiati in un mese. Gimbe: «Dall'autunno tenuta del Servizio sanitario nazionale a rischio»

Martedì 19 Settembre 2023, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 20:03

Le varianti circolanti: quali sono

Quanto alle varianti circolanti - si legge nel Report Gimbe - appartengono tutte alla famiglia Omicron. Nell'ultimo report dell'European centre for disease prevention and control (Ecdc) del 7 settembre 2023 non vengono segnalate 'varianti di preoccupazionè, ma solo 'di interessè. In Italia, l'ultima indagine rapida dell'Iss, effettuata su campioni notificati dal 21 al 27 agosto 2023, riporta come prevalente (41,9%) la variante EG.5 (cd. Eris), in rapido aumento in Europa, Stati Uniti e Asia. «Le evidenze disponibili - spiega il presidente Cartabellotta - dimostrano che Eris ha una maggior capacità evasiva alla risposta immunitaria, da vaccinazione o infezione naturale, che ne favorisce la rapida diffusione. Sul maggior rischio di malattia grave di Eris ad oggi non ci sono studi». La prossima indagine rapida dell'Iss, secondo quanto indicato dalla circolare del 15 settembre 2023, sarà effettuata su campioni raccolti nella settimana 18-24 settembre.

Il report Gimbe, riguardo alla campagna vaccinale, sottolinea come il 1° settembre 2023 è stato interrotto l'aggiornamento della dashboard sulla campagna vaccinale. Di conseguenza, non è possibile riportare aggiornamenti periodici, ma solo rilevare che di fatto la somministrazione dei vaccini è sostanzialmente residuale, sia come ciclo primario sia come richiami. Le indicazioni preliminari per la campagna di vaccinazione anti-Covid 2023-2024 sono contenute nella Circolare del ministero della Salute del 14 agosto. Ma - sottolinea Gimbe - se la Circolare prevedeva di iniziare la campagna in concomitanza con quella antinfluenzale, ieri il ministro Schillaci ha invitato le Regioni a iniziare per le categorie più a rischio a fine settembre. «Pur condividendo la linea di raccomandare il richiamo alle persone a rischio, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari - commenta il presidente Gimbe Cartabellotta - vanno rilevate tre criticità da tenere in considerazione per l'eventuale aggiornamento delle raccomandazioni.

Innanzitutto, la circolare non menziona la possibilità di effettuare il richiamo su base volontaria per le categorie non a rischio; in secondo luogo le raccomandazioni non hanno tra gli obiettivi la prevenzione del long-Covid, il cui impatto sanitario e sociale inizia ad essere ben evidente nei paesi che, a differenza del nostro, lo stanno valutando in maniera sistematica; infine, le tempistiche programmate dalla circolare - per l'attesa del vaccino aggiornato e l'allineamento con la campagna anti-influenzale - sono troppo lunghe. Infatti, la progressiva ripresa della circolazione virale a partire da fine agosto e la certezza che quasi tutti gli over 80 e i fragili non hanno effettuato alcun richiamo negli ultimi tre mesi, stanno già avendo un impatto sulla loro salute». Infatti, dal 2 giugno al 31 agosto (ultimo dato disponibile) agli over 80 sono state somministrate 827 quarte dosi e 2.156 quinte dosi: è evidente l'urgenza di avviare quanto prima la campagna vaccinale per questa fascia di età e più in generale per i fragili.

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