Vanessa Ballan, la chat Whatsapp e il “buco” di 26 minuti in cui Bujar Fandaj entra in casa col martello

Mercoledì 20 Dicembre 2023, 17:57 - Ultimo aggiornamento: 22:38

Il killer e la telefonata ai carabinieri

Verso le 19.00 di ieri sera ha chiamato il 112 utilizzando un cellulare privo di scheda sim, confermando di essere l'uomo che aveva ucciso Vanessa Ballan, e assicurando che si sarebbe costituito spontaneamente l'indomani alla stazione dei carabinieri del paese. All'uscita dalla doccia, mentre stava probabilmente progettando di scappare all'estero, Fandaj Bujar, 41 anni, cittadino kosovaro di Altivole (Treviso), gli uomini dell'Arma li ha trovati già pronti ad attenderlo sulla soglia di casa. L'accortezza di usare un cellulare non rintracciabile, elemento che assieme ad altri accredita la premeditazione del femminicidio, insomma, non è servita perché da ore i militari tenevano d'occhio la palazzina dove risiede. Titolare di una piccola impresa edile, al suo nome erano arrivati piuttosto rapidamente, perché l'unica persona che avrebbe potuto avere un movente contro la giovane 27enne, madre di un bambino di quattro anni ed in attesa, da almeno un paio di mesi, di un secondo figlio. Non è escluso che sapere della nuova gravidanza possa aver acuito il risentimento provato, e nato nel momento in cui era stato lasciato, alla fine di agosto. Da lì una lunga serie di persecuzioni e minacce, telefoniche e non. In particolare Bujar aveva avvertito Vanessa che avrebbe diffuso sui social un video che la smascherava. Per Ballan, convivente con il compagno, Nicola Scapinello (28) e un figlio, era una prospettiva inaccettabile, al punto di farla decidere, il 26 ottobre scorso, di denunciare lo stalking.

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