Filippo Turetta, l'incontro con i genitori in carcere: «Ho perso la testa, ma non volevo: so che non potrete mai perdonarmi»

Domenica 3 Dicembre 2023, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 08:30

Incontro in carcere

Oggi la coppia è andata ad incontrarlo nel carcere di Verona, dove è detenuto da otto giorni e dopo che mercoledì scorso il gip di Venezia Benedetta Vitolo aveva dato l'autorizzazione alla visita, saltata perché né il giovane né i genitori erano ancora psicologicamente pronti. Nicola Turetta ed Elisabetta Martini sono entrati nell'istituto penitenziario stamattina poco dopo le 12 e sono rimasti a colloquio col figlio circa un'ora. «Grazie per essere venuti da me», avrebbe detto lui che, sin da quando era stato estradato in Italia, continuava a chiedere di poterli vedere. Hanno pianto, si sono abbracciati e l'ex studente di ingegneria biomedica - stesso corso che frequentava Giulia, che era ad un passo dalla laurea - ha ripetuto parole già usate davanti ai magistrati: «Devo pagare tutto fino alla fine, ho fatto qualcosa di terribile, ho perso la testa, ma non volevo e so che non potrete mai perdonarmi». I due genitori mai si sarebbero immaginati nella vita questa prova: stare vicino ad un figlio che non ha esitato ad infliggere più di venti coltellate a quella ragazza che anche loro conoscevano bene. Hanno lasciato il carcere in lacrime, ringraziando gli agenti della polizia penitenziaria per il loro lavoro di custodia, e hanno promesso al figlio che torneranno.

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