I messaggi sui social dopo l'arresto
Nessun profilo fake di mezzo, in questo caso. Riccardo Parrinello scriveva frasi - che sono state registrate dalla Procura - del tipo: «Chi si mette contro di me si mette contro la morte»; «Le cose belle si fanno con gli amici»; «La galera è il riposo dei leoni». È successo tra il 20 e il 21 agosto scorso. Mentre era in comunità, il 18enne ha usato TikTok per postare dei video che facevano riferimento a quello stupro di gruppo di cui era accusato. E il tono era tutt'altro che pentito. «Sto ricevendo tanti messaggi da ragazze. Ma come faccio a uscire con tutte, siete troppe. Volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome, mi state facendo solo pubblicità», scriveva ancora.