Studente si getta dal terzo piano: preside o prof, in quel liceo chi ha mentito deve eclissarsi

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 12:07

Le conferme del papà del ragazzo

Il cortile della scuola

Ora però che tutto il pianeta, compreso il devastato padre del ragazzo, ha confermato la nostra versione - voto, nota e umiliazione compresi - si pone un dilemma atroce. Chi ha mentito e fatto passare il giovane per un malato psichiatrico colto da raptus che improvvisamente apre la finestra e si lancia nel vuoto? La prof alla preside nel trust a quattr’occhi o la preside al resto del mondo per insabbiare l'onda anomala che stava per travolgerla? Nel primo caso la prof di matematica non può stare seduta su una cattedra di quella scuola un secondo di più; nel secondo - assai più grave - è la preside che a passi svelti deve eclissarsi, avendo messo nero su bianco la menzogna più inutile, sapendo di mentire.

E se nulla di croccante possiamo aspettarci dalla fresca direttrice scolastica regionale D’Amico - titanica nell’impresa di far rimpiangere il nostalgico Filisetti - il bizantino ministro Valditara potrebbe donare un afflato della sua esistenza anche alle isolate Marche, via mail magari che se prova a prendere Aeroitalia atterra a Pasqua. A meno che la preside sorprenda e tolga il disturbo con imbarco prioritario dopo il gesto più nobile: assumendosi la colpa, che sia sua o meno. Riabiliterebbe se stessa e la scuola, che resta un’eccellenza di questa regione. Magari smentendo quel piccolo scrittore di romanzi rosa che 200 anni fa spiegò come il coraggio uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare. Altrimenti dovrà ripassare pure Manzoni. E all’interrogazione il voto sarà automatico: 2.

Giancarlo Laurenzi, direttore responsabile del Corriere Adriatico

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