Sara Buratin, Alberto Pittarello «aveva un piano per ucciderla». La telefonata, il giorno di ferie e il calcetto: tutti i segnali

Giovedì 29 Febbraio 2024, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 10:21

Il giorno di ferie, il calcetto e la telefonata alla ex suocera: i segnali

Pittarello, tecnico di caldaie, aveva chiesto un giorno di ferie all'azienda una settimana prima dell'omicidio. Quello stesso giorno, Sara Buratin (assistente dentista), aveva il giorno libero. Questo, secondo gli investigatori, sarebbe il primo segno di premeditazione. Lui si era organizzato per incontrarla.

Il giorno del femminicidio, Pittarello ha chiamato la ex suocera per dirle che sarebbe passato a lasciare lo scooter di Sara. «Vieni pure, io non ci sono, ma troverai lei», ha risposto la donna. Lui sapeva, dunque, che la vittima sarebbe stata sola. Pittarello, una volta incontrata, l'avrebbe assalita mentre la donna era di spalle, colpendola con circa venti coltellate, di cui due fatali. Il corpo esanime di Buratin è stato trovato dalla mamma. Pittarello era già scappato.

A far credere agli investigatori che avesse pianificato tutto, ci sono anche le parole dei compagni di calcetto, incontrati la sera prima dell'omicidio. «Lunedì era venuto all’allenamento come sempre - spiega il dirigente Stefano Luise - venerdì c’era stata la partita e aveva anche segnato, ma da qualche tempo era abbattuto, si era confidato con me e con i ragazzi dicendo che la storia con Sara era finita e che lei se ne era andata. Abbiamo tutti cercato di consolarlo, era molto demoralizzato».

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