Saman Abbas, i genitori condannati all'ergastolo: 14 anni allo zio, assolti i cugini. La mamma è ancora latitante

Martedì 19 Dicembre 2023, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 07:45

Le indagini sulla famiglia

Il primo maggio 2021, il giorno dopo il delitto, i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, erano volati in Pakistan. I primi a essere individuati sono stati gli altri tre parenti, fuggiti in Europa tra Francia e Spagna. Il cugino Ikram Ijaz (fine maggio 2021 su un pullman francese), poi lo zio Danish Hasnain, 22 settembre, a Nord di Parigi, e quindi l'altro cugino, Nomanhulaq Nomanhulaq, a febbraio 2022, a Barcellona.

Il padre è stato arrestato a novembre di un anno fa, e proprio pochi giorni dopo lo zio, dal carcere, ha deciso di farsi avanti per indicare dove era stato sepolto il corpo della nipote. Poi dopo decine di rinvii, quando il processo era già iniziato, è arrivato anche un risultato mai registrato in precedenza: l'estradizione di un cittadino pachistano concessa dal suo Paese all'Italia. A inizio settembre Shabbar è stato consegnato ai carabinieri italiani, portato in Emilia e ha iniziato a prendere parte alle udienze. La moglie Nazia rimane l'unica latitante ma gli investigatori reggiani non intendono mollare.

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