Saman Abbas, i genitori condannati all'ergastolo: 14 anni allo zio, assolti i cugini. La mamma è ancora latitante

Martedì 19 Dicembre 2023, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 07:45

«Saman era intelligente, ma diceva bugie»

«Saman era molto intelligente, forte, poi diceva anche bugie. Mia figlia ha detto bugie. Anche questo mi fa male». Così Shabbar Abbas, padre di Saman, nelle dichiarazioni alla Corte di assise di Reggio Emilia. «Signori giudici, i genitori mai pensano male per i figli, anche io non ho mai pensato il male per mia figlia. Sempre le volevo bene, sempre ho lavorato in campagna, sotto le serre, mai sono andato a rubare».

La sera del 30 aprile 2021, l'ultima della vita di Saman, la ragazza avrebbe detto al padre che doveva uscire perché un'amica sarebbe passata a prenderla. Lo ha raccontato il padre Shabbar Abbas nell'aula della Corte di assise. «Pensai che veniva a prenderla Saqib, ne ero sicuro, oppure che avrebbe mandato qualcuno». Shabbar e la moglie, allora, secondo il racconto dell'imputato, avrebbero cercato di convincere la figlia a non andare: «Non volevamo che andasse via nel cuore della notte». «Lei non voleva stare, aveva già il programma di andare, si è cambiata i vestiti, ha preso lo zaino ed è andata fuori», ha detto.

La moglie, ha ricostruito, sarebbe andata un po' avanti, «c'era buio», e Saman non voleva che i genitori vedessero chi doveva passare a prenderla. «Mio figlio dice che ha visto le facce» dello zio Danish e dei cugini: «Non lo so. Lui era dentro la sua camera, guardava il suo cellulare. È falso che era sulla porta». Poi, «quando sono uscito la seconda volta, sono arrivato fino alle serre, non ho visto niente. Saman non c'era. Sono tornato dentro e ho pensato questa volta è andata via. Hanno detto: piangevano. È vero: non era una cosa normale».

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