Monia Bortolotti, mamma di 27 anni arrestata per doppio infanticidio: «Ha soffocato i figli neonati perché non sopportava il pianto». Non era morte in culla

Sabato 4 Novembre 2023, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 15:13

La morte in culla

Anche in quell'occasione a casa era presente solo la madre, la quale aveva riferito di aver dato il latte alla bambina e di averla fatta digerire in braccio fino a farla addormentare, per poi constatare, dopo essersi fatta una doccia, che la piccola, distesa nella propria culla, era diventata cianotica e non respirava più. Il medico intervenuto, nel constatare il decesso della bambina, in assenza di evidenti segni esteriori visibili, aveva dichiarato di aver aspirato abbondante latte dal tubo endotracheale della bambina e aveva quindi spiegato che probabilmente la nascita prematura della stessa, nata di sette mesi, aveva comportato un deficit della deglutizione, così da ritenere che la morte fosse avvenuta per cause naturali, riconducibili alla Sudden Infant Death Syndrome (SIDS), comunemente nota come "morte in culla", che consiste nella morte improvvisa e inaspettata del lattante, senza che fossero necessari ulteriori approfondimenti, consentendo il successivo seppellimento della salma.

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