Matteo Messina Denaro operato per occlusione intestinale. Il legale: «Non può stare al 41 bis».

Martedì 8 Agosto 2023, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 20:48
Matteo Messina Denaro, peggiorano le condizioni di salute. L'avvocato: «Non può stare in carcere»
di Redazione web
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Matteo Messina Denaro è ricoverato nell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. Lo si apprende da fonti sanitarie. Il boss mafioso è stato trasferito dal carcere, dove si trova al 41 bis, al reparto di chirurgia con imponenti misure di sicurezza, operato per un'occlusione intestinale. «È completamente incompatibile con il regime carcerario soprattutto in quello più duro del 41bis. Con un tumore al quarto stadio, con la difficoltà anche a reggersi in piedi, deve essere immediatamente ricoverato». Lo dichiara, l’avvocato abruzzese (di Vasto, in provincia di Chieti), Alessandro Cerella, che dal 25 giugno scorso affianca l’avvocata Lorenza Guttadauro nella difesa del boss mafioso. I due legali presenteranno al tribunale della Libertà dell’Aquila, un'istanza di ricovero urgente all’ospedale dell’Aquila, luogo nel quale il detenuto in regime di 41bis ha già subito un intervento chirurgico urologico il 27 giugno scorso, con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine attorno al presidio.

Messina Denaro, le condizioni

Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro si sarebbero aggravate in maniera tale da rendere «completamente incompatibile» la sua permanenza in «regime carcerario, soprattutto in quello più duro del 41bis». A sostenrlo è l'avvocato Alessandro Cerella, che dal 25 giugno scorso affianca l’avvocata Lorenza Guttadauro nella difesa del boss ex latitante. Messina Denaro è affetto da tumore ed è in cura sin dal giorno dell'arresto all'interno del penitenziario dove è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia. Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici ed era però rientrato nell'istituto di pena in giornata. Nel pomeriggio Messina Denaro è stato trasferito all'ospedale a L'Aquila nel reparto di chirurgia.

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