Litigi continui
Secondo quanto ricostruito dalla Procura torinese, la vittima, Rubina, 45 anni, litigava spesso con suo figlio. Così come il padre del 23enne. L'imputato, prima della sentenza, ha fatto recapitare alla Corte una breve lettera in cui ribadiva l'amore per sua madre, spiegando di aver reagito in modo violento dopo l'ennesimo litigio.
Portato in caserma dai militari dell’Arma, era rimasto in silenzio e non aveva fornito spiegazioni per il suo gesto.