Denuncia al capo una collega razzista e viene licenziato dall'ospedale: «Ha dato il mio nome a una bambola di scimmia perché sono nero»

Mercoledì 13 Marzo 2024, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 15:21

Il licenziamento

Caleb Ferguson ha dichiarato nella causa che i commenti sono stati fatti davanti al suo supervisore. Si è recato quindi da lui e ha chiesto che venissero presi provvedimenti contro la donna, dicendo che i suoi commenti erano «umilianti» e che il termine «scimmia» era un «disgustoso insulto razziale». Da quanto si apprende dalla denuncia, il supervisore ha risposto dicendo che se ne sarebbe occupato ma, di nuovo, non è successo nulla perché per il capo «non pensava che la donna avesse cattive intenzioni».

Pochi giorni dopo Caleb ha avuto un diverbio con un collega: riportando l'accaduto si è sentito dire che aveva torto. Dopo il litigio è stato dapprima sospeso e poi licenziato. Secondo l'uomo la decisione di allontanarlo è stata una ritorsione nei suoi confronti per aver denunciato la collega razzista al capo.

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