«Mi sono licenziata dal lavoro per fuggire da un ambiente tossico: io costretta ad andare in ufficio per la riunione, gli altri collegati da casa»

Domenica 25 Febbraio 2024, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 14:51

Il consiglio di Tanya e le storie degli utenti

Poi, aggiunge Tanya: «Se pensi che quel lavoro possa in qualche modo limitarti o per farlo devi scendere a compromessi con la tua integrità e i tuoi valori, allora non farlo». Infine, la donna sottolinea la sua consapevolezza rispetto a una triste verità: «Mi rendo conto che non tutti posso permettersi di andarsene come ho fatto io», perché molti non hanno alternative. Eppure, proprio per questo chi può lottare per condizioni migliori, dovrebbe mettersi in gioco, anche e soprattutto per chi non ha la stessa possibilità.

Gli utenti hanno lodato la decisione di Tanya e hanno commentato con le loro storie, simili sotto tanti punti di vista: «Mi costringono a lavorare in ufficio tre giorni a settimana, ma passo tutto il giorno in chiamata», «Ho presentato le dimissioni perché il mio capo mi ha bullizzata, quando mi sono presentata il giorno dopo non ha fatto che sgridarmi. Non sono più tornata», «Devo passare due ore in macchina, due volte a settimana, solo per sedermi in un cubicolo e stare su Zoom tutto il giorno».

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