Medio Oriente, il risiko di alleanze di Israele e Iran: con chi stanno Cina e Russia

Lunedì 15 Aprile 2024, 19:02

Iran, l'Asse della Resistenza

Sull'altro piatto della bilancia, Teheran appare d'altronde meno isolata che in passato grazie ai margini di manovra aperti dalle concomitanti crisi geopolitiche segnate dalla guerra fra Russia e Ucraina, dalla riesplosione del conflitto israelo-palestinese o dall'impennata delle tensioni fra Cina e fronte americano nel Pacifico. Margini tradottosi in un rafforzamento della cooperazione militare con Mosca ed economica con Pechino, in aggiunta ai legami "di vario grado", per usare le parole di Jonathan Beale, defence correspondent della Bbc britannica, con i soggetti dell'autoproclamato asse della resistenza.

Dagli Houthi sciiti, che controllano la capitale e il cuore del territorio dello Yemen, presidiando non senza minacce per gli interessi occidentali le cruciali rotte del Mar Rosso, agli Hezbollah, sciiti anch'essi, che dominano il sud del Libano e restano al governo a Beirut; da Hamas e Jihad Islamica nei territori palestinesi (per quanto entrambi sunniti) ad alcune sigle irachene. Infine, al regime di Damasco: il cui leader, Bashar al-Assad, deve proprio ai pasdaran iraniani (oltre che alla Russia di Vladimir Putin) la sopravvivenza al potere in Siria dopo un decennio di sanguinosa guerra civile contro l'opposizione spalleggiata da Occidente, sauditi e turchi, ma pure contro Al Qaida o l'Isis.

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