Medio Oriente, il risiko di alleanze di Israele e Iran: con chi stanno Cina e Russia

Lunedì 15 Aprile 2024, 19:02

Il composito fronte musulmano

Mentre nel mondo musulmano sembra aver tenuto – a vantaggio d'Israele – lo schieramento filo-americano dei Paesi sunniti, Arabia Saudita e monarchie del Golfo in testa, che da anni guardano all'Iran (eterodosso in quanto sciita, ai loro occhi) come un rivale regionale sempre più assertivo. Schieramento del resto tutt'altro che monolitico o privo di sfumature: in seno al quale solo la Giordania ha riconosciuto di aver partecipato direttamente all'abbattimento di alcuni droni di Teheran, sullo sfondo di una realtà che vede altri partner strategici dell'Occidente, ad esempio il Qatar, guardarsi bene dal rinnegare relazioni di dialogo ormai consolidato con l'Iran. E senza contare l'atteggiamento oscillante d'un attore dell'importanza della Turchia di Erdogan, sunnita ma non arabo, sospeso fra la fedeltà alla Nato, i ritrovati canali di comunicazione con gli ayatollah e l'ostilità sempre più marcata verso Israele e Netanyahu; quello dell'Egitto di al-Sisi; o quello dell'Iraq post-Saddam, 'cliente' Usa fin dalla caduta del rais, ma governato oggi da una maggioranza sciita imparentata con i vertici religiosi iraniani.

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