Ilaria Salis, via al processo in Ungheria: rischia 11 anni. Il papà: «È innocente». In carcere topi e catene, ha paura di restarci per sempre

Lunedì 29 Gennaio 2024, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 15:53
Ilaria Salis, via al processo in Ungheria: rischia 11 anni. Il papà: «È innocente». In carcere con topi e cimici, ha paura di restarci per sempre
di Redazione web
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Si apre oggi a Budapest il processo a Ilaria Salis, l'insegnante 39enne di Monza rinchiusa da 11 mesi in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione nei confronti di due neonazisti. La donna sarà portata in aula per l'udenza preliminare e rivedrà papà Roberto, che sta provando con tutte le forze a riportare la figlia a casa. L'udienza preliminare sarà «Interlocutoria» ha spiegato il padre di Ilaria. Lei si dichiarerà non colpevole «così - ha aggiunto Magyar il cui studio legale è noto in Ungheria per l'impegno nei diritti umani - è sicuro che il processo continuerà con udienze di merito».

Il processo a Ilaria Salis

Per Salis la Procura, nell'atto di rinvio a giudizio, lo scorso novembre ha chiesto 11 anni di carcere mentre è dello scorso giugno il no dei giudici ai domiciliari. «È una situazione incredibile e ingiusta», ha commentato Roberto Salis che sente la figlia quasi tutti i giorni. «Le comunicazioni che facciamo sono operative. È un momento in cui parliamo delle cose che servono per farla uscire», ha spiegato aggiungendo che dall'Italia «quello che si può fare è firmare la petizione per la sua liberazione».

Al momento sono oltre 48mila le firme raccolte su change.org per riportare in Italia Ilaria che «è trattata come un terrorista internazionale pericoloso» ha osservato Magyar ricordando la «detenzione sotto stretta sorveglianza, l'impedimento per molto tempo dei contatti con la famiglia e le autorità italiane».

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