Il capitano che alzò la Coppa delle Fiere
Del resto era stato Losi ad alzare, da capitano, uno dei non molto trofei vinti dalla Roma, il primo in campo internazionale, la Coppa delle Fiere. Di origine lombarda, 11 presenze in Nazionale, era nato a Soncino, borgo che dista una trentina di chilometri da Brescia e Bergamo, e raccontava di essere stato un «bambino partigiano. »Nel '45 portavo bombe e nastri di mitragliatrice ai partigiani che sparavano - raccontò Losi -. I tedeschi si arrendevano e sul camion lasciavano di tutto«. Come tanti allora e negli anni a venire, a calcio aveva cominciato a giocare all'oratorio, e a volte con una palla di stracci, e prima di andare alla Cremonese veniva pagato »con pane e salame« dalla Soncinese, la squadra del suo paese, dove faceva parte anche della banda comunale, in cui suonava il clarinetto. Il suo ultimo anno da calciatore volle essere un altro omaggio alla Capitale, che non voleva più lasciare e per questo andò alla Tevere Roma, di cui poi fu anche allenatore,