Cosa cambia
Finora infatti l'Agenzia delle entrate doveva richiedere le informazioni necessarie agli istituti di credito e questo rendeva molto più lunghe le procedure di riscossione. La norma ha subito sollevato un nugolo di polemiche e non è detto che nei passaggi in aula non venga cambiata.
Il governo però ha bisogno di trovare risorse e quello dei crediti non riscossi dall'erario è un bacino enorme che fa gola. I crediti non riscossi alla data del 31 dicembre 2022 ammontavano a 1.153 miliardi di euro. Per lo stesso motivo la manovra prevede anche il raddoppio della tassa sui conti correnti e risparmi detenuti all'estero.
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