«Nessun contatto con l'ex per almeno un mese, lo dice la scienza»: il consiglio dell'esperto quando finisce una relazione

Martedì 16 Gennaio 2024, 16:28

La "dipendenza" e come uscirne

«Quando cedi e contatti l'ex, stai essenzialmente rigirando il coltello nella piaga», dice, e spiega che mantenere la comunicazione attiva manda il messaggio al nostro cervello secondo cui abbiamo bisogno di loro per essere felici. Le nostre tendenze naturali rendono il mantenersi in contatto pericoloso: «Rischiamo di vedere cose che non esistono e cogliere segnali che non ci sono, basandoci sulle nostre percezioni anziché sulla realtà. In pratica, cominci a vedere ciò che vuoi vedere».

Questo approccio, aggiunge, «è una barriera naturale al raggiungimento di una vera e propria chiusura, rendendoci costantemente esposti alla speranza di ottenere il risultato sperato». Poi, cancellare ogni contatto permette il reset dei livelli di dopamina, ovvero gli ormoni che ci fanno sentire bene: il professor Robert Sapolsky, che insegna biologia a Stanford, ha studiato a fondo la questione e scoperto che i livelli salgono quando anticipiamo un premio, e arrivano al picco quanto più siamo "incerti".

Nell'ambito relazionale e romantico ciò vuol dire che le aspettative derivata dal corteggiamento rilasciano tanta più dopamina quanto è incerto il risultato. Restando in contatto con una persona che ci fornisce - reali o meno che siano - segnali ambigui, finiremmo per diventare dipendenti dalle endorfine, anche senza mai raggiungere un risultato. «Datevi tempo», dice Manj Bahra, «almeno un mese, poi riuscirete a uscire da questa equazione chimica».

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