Fabbro muore avvolto dalle fiamme: «Forse è esplosa la bombola della fiamma ossidrica mentre stava lavorando»

Venerdì 19 Gennaio 2024, 20:52 - Ultimo aggiornamento: 20:53

Un bollettino di guerra

Due operai morti e altrettanti sono gravemente feriti. È il bollettino di una giornata di lavoro di venerdì 19 gennaio in Italia. Un bollettino che va ad allungare ulteriormente la lista delle vittime di infortunio e che spinge i sindacati a chiedere e pretendere, ancora una volta, più sicurezza nelle fabbriche, perché «è ora di dire basta», «la sicurezza è un dovere dello Stato».

Un morto a Jesi

A Jesi, in provincia di Ancona, ha perso la vita nello stabilimento della Cnh, dove si producono trattori, un dipendente di una ditta esterna addetta alle manutenzioni. Aveva 55 anni. Insieme a un collega stava collocando dei pannelli isolanti sul tetto di un capannone, quando è precipitato nel piazzale. I soccorsi sanitari hanno tentato di rianimarlo per una trentina di minuti prima di constatarne il decesso.

I feriti

Un grave incidente sul lavoro si è verificato anche ai cantieri navali di Fincantieri a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Un operaio di 23 anni, di origini bengalesi, è rimasto schiacciato a causa del crollo di un ponteggio. Il giovane è stato ricoverato all'ospedale triestino di Cattinara: ha subito un trauma cranico e toracico, la prognosi è riservata. È rimasto intrappolato tra pesanti strutture metalliche per la cui rimozione sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. L'area, su disposizione della magistratura, è stata posta sotto sequestro. Non è ancora ben chiara la dinamica dell'incidente e l'azienda sta tentando di ricostruirla in maniera dettagliata.

Un incidente sul lavoro si è verificato anche nella zona industriale nord di Grosseto, dove un uomo di 52 anni è caduto da una scala da un'altezza di circa due metri. Le sue condizioni sono gravi.

Di giovedì 18 gennaio invece il grave ferimento di un operaio di 59 anni, di origine nordafricana e residente in Valle d'Aosta, rimasto schiacciato mentre era impegnato a smontare le luminarie natalizie nel centro di Châtillon per conto di un'impresa di Verrès.

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