Educare i figli è un compito ai quali i genitori non possono sfuggire, ma ci sono diversi modi per insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato. In molti, dopo qualche rimprovero e un secco 'no' passano alle maniere forti: schiaffi e sculacciate perché "quando ci vuole ci vuole". Altri genitori, che spesso sono quelli più moderni, non sono d'accordo con i primi e non accettano che si adottino punizioni corporali per educare i bambini. Ma, tra i due modelli educativi, chi ha ragione?
Secondo la psicologa Roberta Bruzzone e lo psicologo Giuseppe Lavenia, un ceffone non costituisce il modo migliore per educare i figli. «Gli schiaffi e le punizioni fisiche, lo sappiamo bene, non sono soluzioni, ma segni di un approccio superato e controproducente», hanno scritto in un post pubblicato su Instagram.