Dottoressa della guardia medica uccisa in un agguato dopo il turno: stava tornando a casa col marito

Sabato 18 Novembre 2023, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 14:58

Le parole dell'ex commissario dell'Azienda sanitaria provinciale

«È un fatto che ha sconvolto la comunità perché sia Franca Romeo che il dottore Napoli erano conosciuti come persone perbene e molto riservate». A dirlo lo scrittore Santo Gioffrè, ex commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e medico ginecologo a Seminara, il paese d'origine di Francesca Romeo, la guardia medica di 67 anni uccisa stamattina a Santa Cristina d'Aspromonte mentre si trovava in auto con il marito Antonio Napoli, di 66 anni, anche lui medico dipendente dell'Asp reggina.

«Conoscevo Francesca - aggiunge Gioffrè - era una persona professionalmente preparata e disponibile così come il marito lo è altrettanto nel suo lavoro al centro di salute mentale di Palmi. La barbara uccisione di stamattina, dopo che Francesca ha finito il suo turno di lavoro, indica che sono ormai saltati i minimi principi di comunità civile. Uccidere un medico che nella sua natura ha il compito di aiutare le persone, significa che questa terra ha perso qualsiasi connotato di civiltà».

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