«Violenza credibile anche dopo tanto tempo»
Un'interpretazione che, come si evince dalla sentenza 97/2023 depositata lo scorso mese di luglio e comparsa nell'ultimo notiziario penale della Corte d'appello-procura generale, non ha convinto i giudici di secondo grado. Che hanno confermato la condanna. «L’attendibilità della persona offesa dal delitto di violenza sessuale non è compromessa dal decorso di tanti anni dal momento in cui erano iniziate le condotte illecite al momento della denuncia dei fatti» è la premessa della sentenza.