Le dichiarazioni al vetriolo
Il conflitto nella penisola coreana potrebbe essere imminente, come dichiarato dal leader nordcoreano in un eloquente discorso conclusivo dei cinque giorni di assemblee del partito di fine anno, durante i quali sono state delineate le strategie politiche, militari ed economiche del paese per il 2024. Secondo il dittatore «la guerra potrebbe scoppiare in qualsiasi momento».
Nell’incontro sono stati annunciati piani per un ulteriore sviluppo militare nel prossimo anno, incluso il lancio di altri tre satelliti spia, la costruzione di droni senza pilota e lo sviluppo di capacità di guerra elettronica, nonché il rafforzamento delle forze nucleari e missilistiche.
L'attacco del leader è diretto ai vicini della Corea del Sud e agli Stati Uniti: «Credo che sia un errore che non dovremmo più fare il considerare le persone che ci dichiarano come il "principale nemico" come qualcuno con cui cercare la riconciliazione e l'unificazione». Niente più riconciliazione e riunificazione con la Corea del Sud, quindi, a causa della «persistente situazione di crisi incontrollabile» che, secondo lui, è stata innescata da Seul e Washington.