Due ondate di caldo intense e prolungate hanno caratterizzato il mese di luglio 2023, definito il più "rovente" di sempre. E questo non senza inevitabili conseguenze sulla salute, che nei casi estremi hanno portato alla morte. Dal 1 luglio al 4 agosto si è registrato un eccesso di mortalità nelle città del Centro-Sud di oltre 500 decessi negli anziani, pari a +9% rispetto all'atteso. È quanto emerge dai «Risultati dei Sistemi di allarme (Hhwws), del Sistema sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) e degli accessi in pronto soccorso», a cura del ministero della Salute e dal dipartimento di epidemiologia del Lazio.
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Il rapporto sulla mortalità
Il rapporto, pubblicato sul sito del ministero, analizza i dati di mortalità aggiornati al 4 agosto. Incrementi elevati, in particolare, a Reggio Calabria (+61%) e nelle città della Sicilia «dove, in concomitanza con le condizioni di rischio climatico, si sono registrati incrementi dell'inquinamento atmosferico associato agli incendi che hanno interessato diverse aree», spiega il report sottolineando «un possibile effetto sinergico delle elevate temperature e dell'inquinamento sull'incremento della mortalità totale, cardiovascolare e respiratoria nelle fasce più vulnerabili della popolazione».