Brandizzo, il video dell'incidente nelle telecamere di sorveglianza: «Il fischio del treno e la frenata»

Mercoledì 6 Settembre 2023, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Parlano i legali di Laganà

«Guardando il video, ed è il motivo per cui lo abbiamo prodotto in procura, ci è sembrato di poter desumere una certa abitudinarietà in questo tipo di condotte». Così l'avvocato Enrico Calabrese, difensore della famiglia Laganà all'uscita dalla procura dove ha accompagnato Antonino, fratello e collega di Kevin, la vittima più giovane dell'incidente ferroviario di Brandizzo, che è stato sentito come testimone. Ribadendo, poi, che il video girato da Kevin la sera dell'incidente, poco prima dell'arrivo del treno che lo ha investito e ucciso insieme ad altri 4 colleghi, «è stato pubblicato a nostra insaputa e a insaputa della famiglia Laganà», sollecitato dai cronisti ha proseguito: «non voglio entrare nei dettagli il video mi sembra sufficientemente chiaro per farsi di un'idea di quello che è accaduto quella sera, e, ripeto, nostra sensazione, mia e dell'avvocato Bona (legale che assiste la famiglia di Lombardo, altra vittima, ndr) è che non fosse occasionale».

Dopo il fratello di Kevin, che lavora per Si.gi.fer, la ditta di Borgo Vercelli per la quale le cinque vittime lavoravano, davanti ai magistrati che conducono le indagini, è comparso un parente ed ex dipendente Si.gi.fer, ascoltato anche lui come testimone. «Sul contenuto delle dichiarazioni non posso dire niente per ovvi motivi e poi perché come difensore di parte lesa non ho diritto ad assistere agli atti, quindi mi sono limitato ad affrontare il fratello del signor Laganà», ha concluso l'avvocato Calabrese. Antonino e il papà Massimo, che indossava la maglietta con stampato il volto di Kevin, hanno lasciato la procura abbracciati

© RIPRODUZIONE RISERVATA