BigMama: «Violentata a 13 anni e mi hanno tirato pietre addosso per il mio aspetto fisico. Ho pensato al suicidio»

Domenica 28 Gennaio 2024, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:07

La violenza fisica a 13 anni

BigMama ha raccontato nella sua recente intervista al Corriere della Sera di aver sofferto molto durante la sua adolescenza perché era bullizzata a causa del suo aspetto fisico, ma non solo.

«Le cicatrici che porto sono quelle di un passato fatto di bullismo fisico e psicologico, anche di violenza sessuale, ma ora sto bene e mi sento bona. Ho scritto il mio primo brano a 13 anni dopo che alcuni ragazzini mi hanno tirato delle pietre addosso per il mio aspetto fisico», ha rivelato l'artista.

«Nella mia musica mi piace mettere sempre messaggi forti e questo è un pezzo che chiude un cerchio di rivalsa. Il senso è quello di non avere paura di credere in se stessi, di non farsi condizionare da quello che pensano gli altri; è anche un modo per scusarmi con la me bambina: se ti dicono che non puoi cantare perché sei grassa, perché sei donna, perché vieni da un paesino, fregatene. Quando il mondo ti odia e le persone ti odiano, la prima risposta è l’odio: odiavo il mondo, odiavo gli altri, odiavo me stessa. Nei miei primi testi c’era tantissimo rancore, pensavo all’autolesionismo, al suicidio, sfogavo la rabbia su me stessa. Ma poi ho capito che le energie negative vanno trasformate in positive, che gli altri ti giudicano anche in base a come ti senti, a come ti presenti, in base alla proiezione che hai di te stessa. Per questo oggi dico che “la rabbia non ti basta”», ha detto BigMama sul suo brano in gara a Sanremo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA