Dopo 4 aborti e un tumore placentare, Annarita diventa mamma a 45 anni: «Un sogno atteso per 12 anni»

Sabato 10 Febbraio 2024, 16:01

Le terapie e la diagnosi

Nel 2023 l’ennesimo tentativo con Annarita che, rimasta incinta, decide di affidarsi al dottor Raffaele Petta, ginecologo e consulente alla clinica Malzoni di Avellino, che la sottoponeva ad idonee terapie per la poliabortività con esito positivo.

Subito dopo però arriva la doccia fredda: dall’ecografia morfologica viene fuori la presenza di un grave e raro tumore placentare. Un tumore benigno, spiega la dottoressa Annamaria Malzoni, direttore della clinica Malzoni, che però può provocare gravi danni al feto. «Il corioangioma – chiarisce la Malzoni - è un tumore benigno della placenta che può provocare gravi patologie a carico del feto: anemia ma anche riduzione delle piastrine, difetto di crescita, aumento del liquido amniotico ed accumulo di liquido nell’addome e nel torace del feto fino alla morte».

La gravidanza viene, quindi, monitorata in modo intensivo con «misurazione conecoflussimetria della velocità sistolica sulla arteria cerebrale media del feto» per evidenziare la presenza di un’eventuale anemia fetale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA