Dopo la frenata di Ferragosto, accelera la corsa per vaccinare almeno il 70 per cento dei ragazzi prima dell’inizio delle lezioni. Intanto in Italia si registra un forte incremento dei ricoveri di pazienti Covid (192) che interessa soprattutto quarantenni, cinquantenni e sessantenni non immunizzati. E travolge la Sicilia, a un passo dalla fascia gialla, dove però, dopo l’intervento del Garante della privacy, il governatore Musumeci ha sospeso l’obbligo del Green pass negli uffici pubblici previsto nell’”ordinanza di Ferragosto”. Su scala nazionale, da ieri chi ha tra i 12 e i 18 anni può andare in un hub anche senza prenotazione. A sorpresa, i giovanissimi che hanno già scelto di proteggersi, non sono pochi: il 47 per cento, quasi la metà, ha già ricevuto almeno una dose. In queste ore, però, la risposta è stata buona, al di là del rallentamento generale del 15 agosto.
Vaccini agli adolescenti, le iniziative
Le Regioni, per convincere i ragazzi a vaccinarsi, stanno ricorrendo a varie iniziative. In Liguria nelle discoteche insieme alla musica (ma non si può ballare) ci sarà anche la possibilità di ricevere il vaccino. In Toscana i camper vanno in spiaggia con lo slogan “GiovaniSiVaccinano”. Nel Lazio ci sono open day junior con cui si offre rapidamente la possibilità di vaccinarsi ai teen-ager. La Lombardia ha deciso di mantenere il sistema delle prenotazioni perché ritenuto maggiormente efficace. Anche in Puglia, spiega il professor Pier Luigi Lopalco (assessore alla Sanità) le Asl stanno organizzando degli open day rivolti ai giovanissimi: «Nei nostri centri l’adolescente che si presenta anche senza prenotazione viene vaccinato. Poiché c’è spazio nelle agende, invitiamo i ragazzi comunque a prenotarsi: dal punto di vista organizzativo è meglio. Dal 23 agosto parte la chiamata attiva attraverso le scuole: saranno gli istituti a invitare i propri studenti, classe dopo classe, per vaccinarsi».
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Strategia
Secondo Lopalco la strategia della vaccinazione dei ragazzi deve correre in parallelo con l’abbattimento del numero delle persone non protette nella classe di età 40-60 anni. «Tra i quarantenni e cinquantenni abbiamo ancora il 20-25 per cento di non immunizzati. E finiscono in ospedale». L’altro giorno il generale Francesco Figliuolo aveva chiesto alle Regioni di aprire alle vaccinazioni “on demand”: «Dobbiamo raggiungere il più gran numero possibile di giovani e di persone che appartengono al settore scolastico e universitario, in modo da favorire la massima sicurezza per le riaperture delle scuole». Negli ultimi giorni il 20 per cento delle richieste dei vaccini è arrivata dai giovani, anche dalla fascia di età 20-29 anni. I dati dell’Istituto superiore di sanità confermano che la variante Delta sta contagiando soprattutto i ragazzi non vaccinati.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Agosto 2021, 10:08
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